sabato 29 gennaio 2011

Cornice portafortuna



Ecco un altro spunto per decorare una banalissima cornice monocolore, in questo caso bianca. Mi diverte l'idea degli animaletti, la trovo spiritosa, ma forse era già evidente nel post de Le Calamite










venerdì 21 gennaio 2011

Biglietto nascita




Ed eccoci arrivati alla terza ed ultima puntata... almeno così credo!

Nei capitoli precedenti:








mercoledì 19 gennaio 2011

Plum cake arancia e cioccolato




ingredienti:
3 uova
2 bicchieri di zucchero
4 bicchieri di farina
1 bustina lievito
il succo di 1 arancia (2 se piccole)
1 bicchiere scarso di olio di semi
1 pizzico di sale
150gr cioccolato fondente

Questo splendido dolce è l’ideale per la prima colazione. Partendo dalla ricetta del plum cake semplice, lo si può arricchire di diversi ingredienti… nel mio caso cioccolato e arancia. Mi sembrava l’ideale per questa stagione, il freddo ci aiuta a bruciare le calorie del cioccolato e le arance ci forniscono quel po’ di vitamina C che tanto ci serve in questo periodo!

Nel robot da cucina o con una frusta elettrica sbattete le uova con lo zucchero, ricordate che in questo caso devono essere intere.
Aggiungere la farina, poco alla volta, e contemporaneamente i liquidi, il succo d’arancia e l’olio. Con l’ultimo bicchiere di farina incorporate anche il lievito. Un pizzico di sale.
Fate a scaglie il cioccolato e unitelo al composto.
Prendete la teglia da plum cake ( se non l’avete potete farla in quella del ciambellone) e imburrate e infarinate bene.
Versate il composto, spolverate di zucchero semolato (verrà una crosticina croccante), mettete in forno preriscaldato a 160° per 35/40 minuti, al termine controllate con uno stecchino, infilatelo e se all’estrarlo risulta asciutto il vostro plum cake è pronto!

lunedì 17 gennaio 2011

Rotolo panna e cioccolato





Finalmente un post di cucina... direte voi! Eh sì, ultimamente le maggiori ispirazioni sono arrivate dalla carta, scotch, colla, tulle, plastilina, insomma tutte cose difficilmente digeribili. Ma ora sono pronta a farvi vedere una ricetta veloce, semplice ed... efficace! Devo ringraziare mia sorella Ilaria, che non solo mi ha suggerito la ricetta, ma ha anche messo a disposizione la sua cucina... grazie :D

 Ingredienti:


 125 gr Farina  
 125 gr Zucchero
 ½ bustina di lievito
 6 uova
 200 ml  Panna
 150 gr Cioccolato fondente
 alchermes
 Pizzico di sale

Per il pan di spagna: separare le chiare dai tuorli, sbattere tuorli e zucchero con una frusta elettrica fino a far sciogliere lo zucchero.


 Aggiungere la farina e il lievito, un pizzico di sale, e amalgamare ancora con la frusta. 


A parte montare bene gli albumi, quindi incorporarli al composto con un cucchiaio, avendo cura di muovere dal basso verso l'alto.



Stendere sulla placca forno ( quella grande, nera che trovate già nel forno) della carta oleata, e versarvi il composto aiutandovi con un cucchiaio per livellarlo.


Mettere in forno preriscaldato a 180° per 13 minuti.
Deve risultare ambrato, così:


Per la bagna mettete in un bicchiere 2 parti di alchermes e 1 di acqua. Bagnate bene la nostra base. Montate la panna, tagliate la barretta di cioccolato in scaglie.
Stendere la panna, cospargere di cioccolato e chiudere il rotolo con la carta da forno. 


Una volta arrotolato dovrete lasciarlo riposare circa 2 ore in frigo perché sia più compatto al momento di servirlo. 





venerdì 14 gennaio 2011

pensieri&parole



RITA ALLA

La vita non fa notizia (Un punto Erre di zia)

Mi chiamo Claudia, sono nata il 10 gennaio alle 23.41 e peso 3 chili e 740 grammi. Io e mamma stiamo bene, meno il mio fratellino che ha la febbre: ha preso freddo, così dicono i Grandi. Se volete la mia, anche se sono appena arrivata e ne so poco del mondo, la storia del colpo di freddo non regge. Sospetto che gli sia venuta per me, la febbre. Ma al momento non ho le prove. Quando arrivo a casa, vi farò sapere. É questione di giorni, secondo le teorie di mamma. Intanto ho conquistato il mio papà, è stato un gioco da ragazzi: è bastato uno sguardo e l'ho steso. Un alleato fa sempre comodo se le cose dovessero stare come penso io. Perché se così fosse, dovrò escogitare un piano per farmi spazio, quello il lettone non lo molla. E da sola non ce la posso fare, non ci arrivo al lettone. Non che non si facciano sogni d'oro a dormire da sola, ma è una questione di principio. La parità dei sessi comincia dalla culla. E allora dico addio ai sogni di gloria: l'indipendenza può aspettare. Alla prossima che è orario di visite e mi devo fare bella, per il mio papà.

p.s. Zia, mettiamo le cose in chiaro: se mi vuoi fare da addetto stampa in attesa che io impari a leggere e scrivere, lo fai a titolo gratuito. Io te l'ho detto, poi fai tu che la strada è in salita, dalla mia bocca escono solo suoni strani. Piango per fame o per sete, per fastidio o per sfogo, piango per dolore. Che non ho ancora visto un euro, solo vestiti. E nemmeno mi si abbottonano, non sono della taglia giusta. E se aspetto che una delle mie zie si trovi “un lavoro serio”, con questa tanika di idee che vi ritrovate, arrivo direttamente alla pensione senza passare per il lavoro. Però mica male come idea, visti i tempi. Che "chi prima arriva, meglio alloggia".

Per Claudia    






              Rita Alla scrive sul quotidiano Il Territorio.
              Il punto erre è la sua rubrica. 
              Contatti: ilpuntoerre@gmail.com, Facebook,                                                     
              http://www.ilterritorio.net/
                                                                               

giovedì 13 gennaio 2011

Fiocchetti per Claudia

Claudia sta per tornare a casa, bisogna pensare agli addobbi. 
Il fiocco sul portone c'è. I vicini capiranno, ma... 
Ho pensato di mettere qualcosa lungo il corrimano delle scale fino alla porta della casa, un sentiero di fiocchetti rosa che conduca a lei. 


Occorrente:
tulle rosa
scampolo di stoffa ( io avevo un pezzo avanzato dalle tende di Ikea) 
spillatrice
forbici

Per preparare il fiocco. Tagliare un pezzo di tulle, piegarlo per la lunghezza in due, per dargli più consistenza, e poi piegarlo in tre e fermarlo con la spillatrice. 





Con la stoffa bianca, tagliate un nastrino di 3 o 4 cm e avvolgetelo sul centro del fiocco, fate un nodo e sistemate bene gli estremi del fiocco.





Con questi fiocchi potete fare ciò che volete, io lo ho attaccati sul corrimano delle scale.
Con 3 fiocchi avanzati ho fatto una coccarda per la porta della casa. 
Ho tagliato altri pezzetti di stoffa e con la spillatrice ho unito tra loro i fiocchi.




Hello kitty ci è finita dentro per caso ma mi sembra che non ci stia per niente male!



lunedì 10 gennaio 2011

POESIA

shopping car - banksy



Jesús Belotto


Outlet Designer Castel Romano



   Cadáveres: en el centro comercial veo sólo cadáveres. Cadáveres caminando, cadáveres comprando, cadáveres comiendo pizza y cheesecadáveres con patatas fritas, cadáveres vestidos con la piel de otros cadáveres, maquillados cadáveres con perfume de funeraria, errando por las calles fantasmales, rebuscando desesperados entre pilas de ropa muerta, caput, outlet, caducada, en fin, cadáver, cadáveres rebuscando entre pilas de cadáveres de seda, lana, lino, de algodón, segregados, hilados, cortados, tejidos por otros cadáveres lejanos, amontonados en latitudes de made in China India Vietnam Malasia Tailandia Indonesia, de países cadáveres olvidados. En el centro comercial veo sólo cadáveres. 



   Os veo sólo cadáveres.



Outlet Designer Castel Romano 


   Cadaveri: nel centro commerciale vedo solo cadaveri. Cadaveri che camminano, cadaveri che comprano, cadaveri che mangiano pizza e cheesecadaveri con patate fritte, cadaveri vestiti con la pelle di altri cadaveri, truccati cadaveri con profumo da funerale, che vagano per le strade spettrali, che rovistano disperati tra mucchi di merce morta, caput, outlet, scaduta, insomma, cadavere, cadaveri che rovistano tra mucchi di cadaveri di seta, lana, lino, di cotone, segregati, filati, tagliati, tessuti da altri cadaveri lontani, ammucchiati in latitudini di made in Cina India Vietnam Malesia Tailandia Indonesia, di paesi cadaveri dimenticati. Nel centro commerciale vedo solo cadaveri.

  Vi vedo solo cadaveri.  


[traduzione: tania goltara]




Jesús Belotto (Elda, 1985) è traduttore, master e dottorando in traduzione letteraria presso l'Università di Alicante, Spagna. Ha partecipato come traduttore nell'antologia Poesía francesa contemporánea (Murcia, 2008) e nel libro Tiniebla original (Alicante: Logos, 2010). Collabora abitualmente nella rivista digitale Poe+ con la sezione di traduzione poetica “Polyphónikas”.  Una luz de relámpagos è la sua prima plaquette. Outlet designer Castel Romano è tratto da tale raccolta.






Paesaggio marino


Una piccolo esempio di cosa si può fare con una cornice, della plastilina e.. un pizzico di fantasia creatrice!
In questo caso la vera ispirazione è stata il piccolo grande Nemo e.. Francesco.



venerdì 7 gennaio 2011

Portapenne "New York"





Dopo il periodo delle feste natalizie, la quantità di carta, rotoli di cartone, nastri, coccarde e buste e quant'altro, di materiale per inventare ce n’è parecchio, così mi sono messa all’opera per vedere cosa poteva uscirci fuori... E poi, ero rimasta vergognosamente in debito di un regalo che sono riuscita a recapitare almeno per la befana!!!
Insomma, questo è il risultato, un coloratissimo e articolato portapenne!




Occorrente:
1 rotolo di carta igienica
1 rotolo di carta regalo ( che ha un diametro più piccolo del precedente)
cartoncini colorati
nastrini di raso ( recuperati dalle bomboniere così riciclate)
tulle di vari colori ( recuperato dai mazzi di fiori giunti a casa mia nei mesi)
gommapiuma
filo di cotone colorato
colla vinilica
scotch
forbici e taglierino
colla a caldo
cartoncino




Per cominciare, tagliate il rotolo della carta regalo in vari pezzi di diversa altezza.
Decorate ciascun rotolo in maniera diversa, alcuni potete ricoprirli con il cartoncino colorato, e poi con un nastrino di raso, come il mio rotolino arancione. Altri rivestirli interamente con il tulle, come quello viola e un altro ancora, con un nastrino celeste. Poi… gommapiuma, io me la sono ritrovata per caso, era la protezione dei bicchieri della lista di nozze di mia sorella e buttarla mi sembrava proprio uno spreco, tanto prima o poi avrei trovato il modo per impiegarla… e infatti! Diciamo che mi sembrava tanto “urbano” e adatto a questo progetto che evoca degli allegri grattacieli… da cui poi il titolo dell’opera! La gommapiuma va tagliata avendo preso le misure del rotolo, per fermarla io ho usato del cotone, diversi fili per fare spessore, così è anche bello esteticamente.




Una volta decorati tutti i rotoli, bisogna fissarli ad una base, quindi prendete un cartone, lo tagliate della forma che volete dare alla base e incollate con la colla a caldo. In questo caso io ho usato un altro elemento di questi imballaggi dei bicchieri di mia sorella, cioè i tappi di metallo dei cilindri.